“Il Mercato Centrale di Firenze non avrà per la sua comodità, e per la sua magnificenza, l’uguale in altra parte d’Italia”
(rivista d’epoca nel XIX secolo)

Con l’arrivo della Firenze capitale mutò il modo di commerciare dei Fiorentini, creandosi l’esigenza di luoghi appositi per lo scambio di merci. Nell’ottica del Risanamento, che avrebbe cambiato il volto della città, si cercò di sopperire al dislocamento delle attività commerciali principali in luoghi specifici: nacquero così i mercati coperti secondo il modello già sperimentato a Parigi.

Progettato dall’architetto Giuseppe Mengoni ed ispirato dal mercato delle Halles di Parigi, nasce il mercato coperto di San Lorenzo, costruito e progettato con materiali assolutamente moderni per l’epoca: ferro, vetro e ghisa.

Nella primavera del 1874 il Re in persona vi inaugurò l’Esposizione Internazionale di Orticoltura. La struttura non mancava dei servizi più moderni, Mengoni sistemò al piano interrato le ghiacciaie e i depositi, dotandola di rampe carrabili e scale accessibili. Successivamente fu costruita all’esterno una pensilina dove furono sistemate le botteghe che all’interno non potevano accendere fuochi, come le friggitorie, per ritrovare l’attuale forma della struttura si dovrà aspettare il 1978 quando il raddoppio del volume creò il piano superiore, dove furono sistemate la frutta e la verdura, contemporaneamente fu realizzato al posto dei magazzini sottostanti, il parcheggio che ancora oggi possiamo utilizzare.